Polizia bandita dalla parata del Sydney Pride dopo l'omicidio di una coppia omosessuale

La parata dell'orgoglio LGBTQ+ di Sydney, in Australia, vieta la polizia dopo che il presunto omicidio di una coppia gay da parte di un agente ha destato preoccupazioni

Con una decisione che ha sconvolto il mondo, la parata annuale dell'orgoglio LGBTQ+ di Sydney, in Australia, sarà per la prima volta priva di agenti di polizia. La decisione arriva dopo che un agente di polizia è stato accusato dell'omicidio di due uomini gay, scatenando un ampio dibattito sul coinvolgimento della polizia nell'evento simbolico.

Il 19 febbraio, il presentatore televisivo Jesse Baird e l'assistente di volo Qantas Luke Davis sono stati uccisi a colpi di pistola in un appartamento di Sydney. L'ex fidanzato di Baird, l'agente di polizia Beau Lamar Condon, si è poi costituito alla polizia per rispondere di due accuse di omicidio. Secondo news.com.au, Lamar Condon si è rifiutato di rivelare dove si trovino i resti delle due vittime.

L'incidente arriva proprio quando sta per prendere il via il Sydney Gay and Lesbian Mardi Gras Festival, che affonda le sue radici nei disordini di Stonewall del 1978 a New York ed è finalizzato alla lotta per i diritti LGBTQ+. Tuttavia, quest'anno i festeggiamenti non vedranno la partecipazione della polizia del New South Wales, una decisione presa dal comitato del carnevale dopo aver preso in considerazione la preoccupazione e l'indignazione dell'opinione pubblica per l'omicidio.

Il Comitato per il Mardi Gras ha dichiarato in un comunicato che la comunità LGBTQ+ è rimasta "scioccata" dall'omicidio e che "molti ci hanno espresso la loro preoccupazione per la presenza di agenti di polizia nella prossima parata del Mardi Gras". Il comitato ha aggiunto che permettere alla polizia del New South Wales di partecipare alla parata di quest'anno "potrebbe aggravare le sofferenze delle nostre comunità già colpite dai recenti eventi".

La decisione è stata accolta con favore da diverse organizzazioni e individui, tra cui il movimento di protesta Pride, che da tempo si batte per eliminare la polizia dalle celebrazioni del Mardi Gras. Tuttavia, ci sono state anche preoccupazioni per la decisione e per l'impatto negativo che potrebbe avere sulla parata.

Il rapporto tra la polizia australiana, e quella di Sydney in particolare, e la comunità LGBTQ+ è stato pieno di tensioni. Nonostante le scuse per le ingiustizie subite in passato dagli omosessuali, la gestione dei crimini di odio omofobico da parte della polizia continua a essere criticata. Il commissario della polizia del New South Wales, Karen Webb, si è scusata per non aver indagato sui crimini contro le persone LGBTQI+ in modo "completo ed equo".

Questo incidente non solo mette in evidenza il rapporto teso tra la polizia e la comunità LGBTQ+, ma spinge anche a ripensare il ruolo e l'impatto della polizia nell'attivismo della comunità. Con l'approssimarsi del Carnevale LGBTQ+ di Sydney, questa decisione scatenerà senza dubbio un maggiore dialogo sull'inclusività, la giustizia e le riforme.

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