Promuovere strutture pubbliche neutre dal punto di vista del genere: la storia e le sfide di Wu Jia-Lin
Nell'era della diversità e dell'inclusione, le questioni di genere sono diventate gradualmente oggetto di discussione pubblica. Negli ultimi anni Wu Jia-Lin, una persona non binaria, ha promosso attivamente la progettazione di spazi pubblici neutri e inclusivi a Vancouver, in Canada, soprattutto per quanto riguarda la progettazione di bagni e spogliatoi pubblici. La sua storia non è solo un'esplorazione dell'identità personale, ma anche un contributo al progresso sociale.
Già nel 2013, Wu ha iniziato ad assistere la città di Vancouver e altre organizzazioni nell'ascolto della comunità cinese e della comunità LGBTQ e a formulare raccomandazioni per la progettazione di bagni e spogliatoi pubblici inclusivi di genere. Il suo lavoro non è solo una professione, ma anche una ricerca di giustizia sociale e uguaglianza.
Dopo la laurea, è entrato nel campo del servizio pubblico e attualmente lavora in un'organizzazione no-profit. Le sue esperienze e i suoi sforzi forniscono riferimenti pratici e ispirazione per la progettazione di una società inclusiva e diversificata. Ha parlato con i giornalisti della CBC cinese delle sue esperienze e ha condiviso i suoi pensieri e sentimenti sulla vita come persona di genere non binario.
Secondo Ng, è una persona non binaria con una sessualità fisica completamente femminile, ma si auto-identifica come maschio. Il suo riferimento di genere è they/them, che riflette la sua comprensione e il suo rispetto per l'identità di genere. La sua storia ci mostra la gloria e il coraggio dell'umanità dietro la diversità di genere.
Le sue esperienze d'infanzia sono particolarmente significative. Wu ricorda che fin dall'età di tre o quattro anni sapeva che non gli piaceva che le bambine si vestissero e odiava indossare abiti. Questa esperienza non solo dimostra la sua precoce esplorazione dell'identità personale, ma riflette anche come le aspettative stereotipate della società sui ruoli di genere influenzino la crescita di un individuo.
Wu è fermamente convinto che progettare pensando a tutti sia vantaggioso per tutti. Questa filosofia guida il suo lavoro e la sua attività di advocacy. Egli osserva che molte persone sperimentano presto che la progettazione migliore è quella che tiene conto delle esigenze di tutti. Che si tratti del Comitato per la diversità e l'inclusione di genere del Parks Board di Vancouver o della nuova piscina del Community Centre della città di Richmond, l'importanza e la praticità di una progettazione neutrale dal punto di vista del genere sono evidenti.
Tuttavia, nel processo di promozione di strutture pubbliche neutre dal punto di vista del genere, Wu ha incontrato anche delle sfide. I servizi igienici neutri dal punto di vista del genere sono stati un argomento molto controverso nella comunità cinese. Secondo Gabriel Yiu, commentatore veterano di attualità cino-americana, i servizi igienici neutri dal punto di vista del genere sono una progressione naturale quando la società accetta le minoranze sessuali. Questo riflette il graduale riconoscimento e l'accettazione della diversità e dell'inclusione di genere da parte della società.
Alan Ng è uno dei pochi membri LGBTQ della comunità cinese che si è alzato in piedi di fronte al pubblico e ha continuato a parlare, chiedendo l'istituzione di strutture pubbliche come i servizi igienici di genere neutro. Il suo coraggio e la sua perseveranza non solo hanno dato voce alla comunità gender-diverse, ma hanno anche contribuito al progresso e all'inclusione della società. Spera che attraverso l'educazione e la difesa, l'inclusività possa gradualmente diventare senso comune pubblico, in modo che ognuno possa trovare il proprio posto in una società pluralistica e inclusiva.
Famiglia divisa: la figlia si identifica come transgender, l'esperienza straziante di una madre medico [storia vera
Come medico, Yalan ha detto alla figlia che il genere del corpo umano è determinato dai geni e non può essere cambiato con la chirurgia. "Nascere nel corpo sbagliato" è una grande bugia. Nella foto, una manifestazione contro il transgenderismo il 21 gennaio 2023 in un sobborgo della contea di San Diego, in California.
(Intervistata da Mingzhu Xue, corrispondente di Epoch Times a San Francisco, e co-reportata da Yifan Yi, corrispondente per i servizi) La figlia dell'immigrata cinese Yalan, che crede di essere un maschio, non ha avuto il permesso di dirlo ai suoi genitori da parte della scuola, e l'ha tenuto nascosto per molto tempo. Yalan non avrebbe mai potuto immaginare, in ogni caso, che una cosa del genere sarebbe arrivata alla sua stessa famiglia. In una recente intervista con Epoch Times, Yalan ha raccontato il dolore lancinante che ha provato.
Yalan è un medico immigrato negli Stati Uniti dalla Cina con il marito nei primi anni. La coppia, entrambi cristiani, vive nel centro del Paese e ha tre figli, due maschi e una femmina.
La figlia più giovane, Mei Hui, è nata negli Stati Uniti nel 2004 e ha 19 anni. Secondo Yalan, Mei Hui è una bambina molto buona: "I suoi progressi in matematica sono di circa due anni più veloci rispetto agli altri bambini, è molto laboriosa, autodisciplinata, gentile e una bambina molto buona. Non ci preoccupiamo mai che qualcosa vada storto con lei".
Tuttavia, quando stava per compiere 18 anni, Mie ha improvvisamente detto ai suoi genitori di essere transgender e che avrebbe dovuto cambiare sesso al compimento del 18° anno. Yalan e suo marito erano confusi: "Che colpo di fulmine! Non avevano mai saputo che la loro figlia si fosse autoidentificata come transgender.
In seguito Mie raccontò ai genitori che quando entrò nella pubertà, all'età di 12 o 13 anni, il suo corpo subì alcuni cambiamenti e si sentì a disagio. Era il periodo in cui la sua insegnante di scuola parlava di transgenderismo e LGBT (l'acronimo di lesbiche, gay, bisessuali e transgender). All'epoca Mie si chiedeva se anche lei avesse o meno questo problema.
Yalan notò che Mie non parlava molto con i suoi genitori dopo aver iniziato le scuole superiori. Ma la coppia non la prese troppo sul personale; pensò che fosse perché la bambina stava entrando nella pubertà e si stava allontanando dai genitori. Yalan ha capito solo più tardi: quando Mei Hui ha raccontato a un insegnante di scuola la sua autoidentificazione come persona transgender, l'insegnante le ha detto di non dirlo ai genitori: "I tuoi genitori sono cristiani, se glielo dici non ti vorranno, cosa farai allora?". "Se non glielo dici, manterremo il segreto per te".
Quando Mihue aveva 16 anni, ha ammesso apertamente di essere un maschio a scuola, ha cambiato nome ed è stata chiamata con il suo nuovo nome dagli insegnanti e dai compagni di scuola. Inizialmente Mie pensava che dopo il coming out (le persone LGBT chiamano "coming out" l'atto di rivelare la propria identità di genere) la pressione si sarebbe allentata e si sarebbe sentita meglio. Ma il suo umore non è migliorato, anzi è peggiorato.
I coniugi Yalan non ne erano ancora consapevoli, ma notarono che Mei Hui iniziò a soffrire di grave insonnia e instabilità emotiva, arrivando talvolta a tagliarsi con un coltello. In effetti, Mei-Huei stava lottando internamente a causa del suo cambiamento di sesso e non osava comunicare normalmente con i suoi genitori. Yalan ha detto: "Perché tutte le persone le hanno detto di non dircelo".
Dopo aver percepito le condizioni della figlia, Yalan ha iniziato a cercare di comunicare con lei, ma non riusciva a capire cosa le stesse succedendo. Ogni volta che Yalan chiamava la scuola per chiedere al consulente come stava la bambina e se aveva notato qualche problema, l'insegnante rispondeva: "Va bene, va bene, è molto brava".
Il fratello maggiore, la cognata e il secondo fratello di Mei Hui sapevano da tempo di Mei Hui, ma la scuola aveva fatto loro il lavaggio del cervello e tutti avevano raccomandato a Mei Hui di non parlarne con i genitori. La pediatra di Mei Hui non solo le ha nascosto la cosa, ma ha anche preso l'iniziativa di chiamare la clinica transgender per fissare un appuntamento per Mei Hui.
"Ha anche cambiato nome a scuola, così i suoi insegnanti sanno della sua condizione, i suoi compagni di classe lo sanno, forse i loro genitori lo sanno e la comunità lo sa", dice Yalan. Yalan dice: "Solo io e mio marito non lo sapevamo".
Yalan ha detto: "Gli insegnanti della scuola sono orribili, sono loro che hanno messo mia figlia in questa situazione e l'hanno messa contro i suoi genitori".
Informata quando era troppo tardi
Dopo essere stata tenuta all'oscuro per diversi anni, è stato solo all'ultimo anno di scuola superiore che Yalan ha scoperto la verità su Mie.
Nell'ottobre del 2021, Mie frequentava il quarto anno di scuola superiore (grado 12) e stava per diplomarsi tra poco più di mezzo anno. La scuola aveva organizzato una conferenza genitori-insegnanti per il primo mese di scuola, e Mie era preoccupata che un insegnante potesse accidentalmente sbagliare quando la madre arrivò a scuola prima di dire ai genitori che era transgender e di dare il suo nome maschile.
Sebbene Yalan e Mr fossero molto scioccati, cercarono di tenere a freno le emozioni. Chiesero a Mie quali fossero i suoi progetti. Mie rispose che avrebbe cambiato sesso quando avrebbe compiuto 18 anni. In quel momento mancavano solo 2 mesi al compimento dei 18 anni e, secondo la legge degli Stati Uniti, a 18 anni si era adulti e si poteva fare tutto da soli. Yalan e suo marito erano completamente confusi.
Come medico, Yalan disse alla figlia che il genere del corpo umano è determinato dai geni e non può essere cambiato con la chirurgia o con altri mezzi. Questa cosiddetta cura transgender è molto dannosa per un corpo umano sano. Il dovere di un medico dovrebbe essere quello di salvare vite umane, ma oggi i medici mutilano i corpi sani degli adolescenti con farmaci e interventi chirurgici, un comportamento assolutamente non etico e sbagliato.
Ma Mi-Huei non ascolta affatto e crede di essere nata nel corpo sbagliato. Yalan dice che il suo corpo è sano fin da quando era bambina e che non c'è nulla di sbagliato, e che il problema è la sua mente. Mie allora ha detto: "La mia mente è così, quindi cambierò il mio corpo".
Yalan non ha avuto modo di convincere la figlia. "Veniamo dalla Cina continentale e abbiamo fatto molte esperienze, ma non ci saremmo mai aspettati che una cosa del genere potesse accadere alla nostra famiglia".
"Mi sembra di affrontare il mondo".
Per aiutare la figlia a non diventare transgender, Yalan ha cercato aiuto ovunque, ma ha trovato molto più difficile.
"Tutte le persone che spingevano perché diventasse transgender, tutte le persone che la sostenevano perché diventasse transgender", ha detto. Yalan ha detto: "Abbiamo cercato aiuto ovunque, in chiesa, tra gli amici, ma non siamo riusciti a trovare aiuto. Nessuno ci ha aiutato, tutti erano favorevoli all'essere transgender e tutti i genitori dei ragazzi con cui siamo cresciuti erano in silenzio". Un genitore è persino venuto da loro e ha detto: "Vostra figlia può fare quello che vuole, è felice, dovreste sostenerla".
Yalan e suo marito hanno cercato in tutti i modi di trovare un consulente onesto che consultasse la figlia per verificare se avesse qualche malattia mentale, ma non sono riusciti a trovarne nessuno. Yalan ha detto che l'American Psychological Association, l'American Academy of Paediatrics e l'American Medical Association sostengono e affermano il transgenderismo. "Tutte le associazioni mediche sono così: se dici di avere un'ansia di genere, queste organizzazioni affermano la tua identità di genere e ti spingono ad assumere farmaci e a sottoporti a un intervento chirurgico per cambiare sesso", ha detto Yalan.
Yalan ha detto che non solo i settori medico e dell'istruzione sono infiltrati e imbavagliati, ma anche l'intera società è stata controllata sulla questione del transgenderismo, persino le chiese non fanno eccezione. Molte chiese ora hanno bandiere arcobaleno (bandiere che simboleggiano la comunità LGBT) appese davanti alle loro porte. Yalan ha cercato di chiedere aiuto alla chiesa, ma nelle poche chiese vicino a casa sua nessuno osa parlarne e persino il pastore tace.
"La sensazione che abbiamo avuto io e mio marito è stata quella di trovarci contro il mondo e di non avere alcun potere. C'è pressione da tutte le parti e tutte le persone sono contro di te. Eravamo disperati".
"Eravamo abbandonati a noi stessi, al buio, senza nessuno con cui parlare". Il bambino avrebbe compiuto 18 anni tra due mesi, ma non potevo fare nulla, non c'era niente che potessi fare", ha detto Yalan. Tutte le persone la spingevano (a cambiare sesso) e lei era cresciuta così tanto che non potevo forzarla. Non potevamo fare altro che chiedere a Dio".
Dopo la confessione di Mi-Huei ai genitori, le sue condizioni mentali sono peggiorate e l'insonnia notturna è peggiorata, tanto che non è potuta andare a scuola per molti giorni. A causa delle numerose lezioni perse, Mie ha rischiato di non diplomarsi. Nel maggio del 2022, Mie se ne andò di casa dopo aver conseguito il diploma di scuola superiore.
Yalan e suo marito erano orgogliosi della loro famiglia. "Mio marito e io eravamo molto orgogliosi della nostra famiglia e tutti i nostri sforzi erano per questa famiglia. Amiamo davvero i nostri figli e facciamo del nostro meglio per dare loro l'ambiente migliore". Yalan ha detto: "Ma la nostra famiglia è completamente divisa da questo incidente".
"L'America sta vivendo una 'rivoluzione culturale'".
Yalan deplora il fatto che Mei Hui, pur soffrendo di gravi disturbi mentali, abbia eccelso in tutte le materie fino al terzo anno di liceo, prendendo A in ogni materia, e che una bambina così eccezionale sia stata perseguitata a tal punto da non avere modo di riposare, non riuscire a dormire, volersi autolesionare, suicidarsi e quasi non diplomarsi, e che i suoi genitori non abbiano nemmeno cercato di capirla: perché succede questo?
Yalan e suo marito hanno vissuto la Rivoluzione culturale in Cina e lei ritiene che quanto sta accadendo negli Stati Uniti sia molto simile alla Rivoluzione culturale cinese. "Questi ragazzi sono come le Guardie Rosse, vogliono distruggere la cultura tradizionale, spezzare la famiglia e rompere con i genitori, il che è quasi uguale alla Rivoluzione Culturale", ha detto.
"L'LGBT si è trasformato in un cosiddetto credo per i bambini, proprio come il comunismo, che in superficie sembra perseguire l'uguaglianza, la tolleranza e il progresso, ma in realtà vuole che tutti diventino LGBT", ha detto Yalan.
Yalan ritiene che dietro il movimento transgender ci sia una forza che cerca di ottenere il potere promuovendo il transgenderismo, che usa per controllare tutte queste persone. Questa forza sta distruggendo i fondamenti più importanti della società: la famiglia, l'etica e la moralità. È come la Rivoluzione Culturale del Partito Comunista Cinese, la cosiddetta "rottura del vecchio e instaurazione dei quattro nuovi", che ha distrutto tutti i concetti tradizionali, la famiglia e l'ordine. Queste cose stanno accadendo ora negli Stati Uniti.
"Chi non sa che il genere è maschile e femminile?". Yalan ha detto: "Ora far ammettere a tutte le persone che il genere non è solo maschile e femminile, ma ci sono decine di altri tipi, che di per sé è un lavaggio del cervello, una campagna politica per far mentire tutte le persone. È spaventoso, esattamente come i comunisti".
"La sensazione che abbiamo avuto io e mio marito è stata quella di essere contro il mondo e di non avere alcun potere. C'è pressione da tutte le parti, tutte le persone sono contro di te. Eravamo disperati".
"Ci sarà una punizione e tutti noi dovremo pagare un prezzo molto alto per questo".
Dopo la confessione di Mie ai genitori, le sue condizioni mentali sono peggiorate e l'insonnia notturna è diventata così grave da impedirle di andare a scuola per molti giorni. A causa delle numerose lezioni perse, Mie ha rischiato di non diplomarsi. Yalan e suo marito erano orgogliosi della loro famiglia. "Mio marito e io siamo molto orgogliosi della nostra famiglia e tutti i nostri sforzi sono per questa famiglia. Amiamo davvero i nostri figli e facciamo del nostro meglio per dare loro l'ambiente migliore". Yalan ha detto: "Ma la nostra famiglia è completamente divisa da questo incidente".
"L'America sta vivendo una 'rivoluzione culturale'".
Yalan deplora il fatto che Mei Hui, pur soffrendo di gravi disturbi mentali, abbia eccelso in tutte le materie fino al terzo anno di liceo, prendendo A in ogni materia, e che una bambina così eccezionale sia stata perseguitata a tal punto da non avere modo di riposare, non riuscire a dormire, volersi autolesionare, suicidarsi e quasi non diplomarsi, e che i suoi genitori non abbiano nemmeno cercato di capirla: perché succede questo?
Yalan e suo marito hanno vissuto la Rivoluzione culturale in Cina e lei ritiene che quanto sta accadendo negli Stati Uniti sia molto simile alla Rivoluzione culturale cinese....
L'educazione di genere in California scatena polemiche: i genitori potrebbero perdere i loro figli? [Rivelazione Insider
L'educazione al genere in California inizia nelle scuole, dove ai bambini viene insegnato il concetto di "transgender" fin dalla più tenera età. Questo tipo di educazione ha suscitato polemiche e preoccupazioni diffuse. La recente approvazione dell'AB957 da parte della Camera dei Rappresentanti della California è ancora più controversa, poiché stabilisce che i genitori che non sono d'accordo con la scelta del figlio di essere transgender perderanno i diritti di custodia e di visita.
Secondo un programma di California Insider, l'educazione al genere in California inizia nelle scuole, dove ai bambini viene insegnato il concetto di transgenderismo in tenera età. Se un bambino sceglie di essere transgender, la scuola mantiene il segreto con i genitori dicendo che è "un luogo sicuro per il bambino", lasciando i genitori all'oscuro dell'educazione e della situazione di vita del figlio.
In un documentario originale intitolato "Gender Reassignment: The Unknown Reality" (Riassegnazione di genere: la realtà sconosciuta), viene raccontata la tragedia di una madre la cui figlia ha perso la vita dopo essere stata transgender, così come il rimorso di altri adolescenti che sono diventati transgender. Queste storie di vita reale fanno riflettere e sollevano domande e riflessioni sull'educazione di genere in California.
Una madre, Erin, ha condiviso la propria esperienza nel programma: sua figlia è stata esposta alla consapevolezza dei transgender nella scuola pubblica e alla fine si è identificata come transgender. Secondo Erin, ai bambini viene insegnato il concetto di "generi multipli" in giovane età e l'inclusione del transgenderismo nei contenuti educativi della scuola porta alla confusione di genere tra i bambini, mentre i genitori non ne sono consapevoli.
Un'altra madre, Martinez, ha condiviso la tragedia di sua figlia, che si è suicidata dopo aver deciso di diventare transgender in seguito a un'educazione transgender. Queste storie sono strazianti e ci fanno riflettere sull'adeguatezza dell'attuale approccio all'educazione di genere.
L'educazione di genere in California ha causato preoccupazioni e controversie diffuse nella comunità, con persone che si interrogano e si oppongono a questo tipo di educazione. I genitori dovrebbero prestare maggiore attenzione all'educazione e allo sviluppo dei propri figli e partecipare attivamente al loro processo educativo per assicurarsi che ricevano un'educazione e una guida di genere adeguate.
L'educazione di genere in California non è solo una questione educativa, è una questione sociale. Dobbiamo lavorare insieme per fornire ai bambini un ambiente sano e corretto in cui crescere, in modo che possano avere concetti e identità di genere sani. Speriamo che in futuro ci siano modi migliori per insegnare l'educazione di genere, in modo che ogni bambino possa crescere sano.
Che cos'è "la bellezza di essere adulti"? Il significato originale è quello di compiere le buone azioni degli altri, ma noi lo abbiamo esteso a "comprendere e rispettare l'approvazione degli altri".
Quest'anno è il primo anno del matrimonio tra persone dello stesso sesso a Taiwan. L'Alleanza gay e lesbica fa appello a coloro che hanno a cuore la comunità gay e lesbica, come le foto a lungo termine degli anziani, la de-stigmatizzazione dell'AIDS, l'educazione sessuale, l'uguaglianza sul posto di lavoro, l'uguaglianza matrimoniale, l'uguaglianza delle barriere, la legalizzazione del lavoro sessuale, gli aborigeni e i nuovi aborigeni, la giustizia di transizione e altre comunità correlate.
Il referendum anti-gay di quest'anno, previsto per la fine del 2018, sta già cercando di escludere l'educazione LGBT dall'educazione sessuale, e la Rally Alliance invita amici e parenti ad aderire al referendum.
L'anno scorso abbiamo parlato dell'onnipresente finta cordialità, quest'anno parleremo della finta cordialità dell'educazione alla parità sessuale; tutti hanno spazio per imparare di più sulla parità di genere e gli adolescenti sono il soggetto principale dell'educazione alla parità sessuale nelle scuole.
'Maestro': Kylie Mulligan e Bradley Cooper brillano in questo film su Leonard Bernstein
Se non stai attento, diventerai una vecchia regina solitaria, dice con rabbia Kylie Mulligan a Bradley Cooper, prima che un gigantesco Snoopy gonfiabile passi davanti alla finestra. La parata del Giorno del Ringraziamento di Macy's non aspetta nessuno!
È uno di quei momenti stravaganti e divertenti sul direttore d'orchestra e compositore americano Leonard Bernstein, che sovverte i noiosi cliché delle biografie. La parata è lo sfondo ideale per un'accesa discussione tra un uomo e la moglie, che non solo si sfoga, ma interrompe anche la sfilata di eterosessuali di vetro che il marito ha fatto per tutta la vita.
La parola "parata" potrebbe essere usata anche per descrivere i fumetti di Highland Camp di Cooper. L'idea che l'attività dei Bilancia soddisfi i bisogni tossici di .... Lydia Towers? È uno spettacolo, una performance, e quindi giustamente esagerata, e per questo ancora più divertente. Mentre la maggior parte degli attori si preoccupa di interpretare solo versioni diverse di se stessi, Kubelnik persevera e osa essere diverso.
Detto questo, l'aspetto del personaggio è assolutamente bizzarro e avrebbe dovuto essere ridotto. In effetti, qualsiasi film con un cast drammaticamente invecchiato si trova sul filo del rasoio, e questo non fa eccezione. Alla fine, Bernstein diventa un Barry Manilow con i capelli troppo lunghi. La responsabilità, ovviamente, ricade sul regista Cooper.
Il naso finto che ha scatenato le accuse di "faccia da ebreo" in agosto distrae Bernstein, dandogli un aspetto eccentrico che viene accentuato dagli occhi acuti e dai denti perfetti di Cooper, che ricordano una vera casalinga. Più tardi, quando il film passa dal bianco e nero ai colori vibranti del Mago di Oz, si scopre l'abbronzatura permanente di Bernstein. Sono saltato dalla sedia. A dire il vero, probabilmente si trattava di un momento destinato a sorprendere e a divertire.
"Kylie Morrigan ha una vera dignità nei panni della Felicia più anziana - ha sempre posseduto un'antica energia dell'anima, anche quando era istruita".
Fortunatamente, la sempre sobria Mulligan bilancia gli eccessi di Cooper. Interpreta la moglie di Leonard, l'attrice Felicia Montealegre. Il suo abbigliamento vale da solo le due ore e nove minuti di durata del film. Tuttavia, la Mulligan non contrasta in modo netto con l'enormità di Cooper e in alcuni punti si lascia andare. Insieme, i due chiacchieroni godono di una frizzante reazione chimica.
Ha anche la genuina gravitas di un Montealegre più anziano - ha sempre quell'energia da vecchia anima, anche quando è istruita - e offre una performance di prim'ordine negli ultimi 15 minuti del film. Qui, il maestro cambia goffamente tono mentre racconta rapidamente il viaggio di Felicia verso il cancro. Un finale migliore avrebbe potuto essere l'ultimo maestoso momento musicale, quando tutti i simboli crollano, con un violinista che sbatte la testa e un Cooper vibrante e quasi sospeso sullo chiffon della Mulligan.
"Nonostante l'eccessiva preoccupazione per il suo matrimonio, il suo carattere freddo viene sviluppato attraverso scene ricche di dialoghi con Felecia".
Maestro Nel frattempo, l'atteggiamento di Bernstein nei confronti del segreto aperto della sessualità è misto. Di certo non lo evita. Infatti, nonostante le sfide legali dell'epoca, in alcuni punti è trattato con una deliziosa leggerezza di tocco. Una volta, ad esempio, Bernstein si rivolge a un neonato - la sua faccia era così orribile che si era pronti a far piangere il bambino - e dice: "Posso dirti un segreto? Ho dormito con entrambi i tuoi genitori!".
Altrove, per festeggiare la telefonata che ha lanciato la sua carriera, suona un tamburello sul sedere della sua amante. (Questa scena si ripercuote incredibilmente in una delle tante sequenze orchestrali esagerate). Ma quando Matt Bomer interpreta il suddetto amante, ci si può perdonare se si paragona il Maestro ai sexy amici viaggiatori che fanno notizia. Non è questo il caso. Qui il ruolo di Matt è insignificante. È frustrante che il rapporto di Bernstein con gli uomini sia raramente delineato. In breve, dovrebbe essere ancora più strano.
È un peccato perché c'è molto altro da esplorare, compresa la questione centrale di come Bernstein vede se stesso. Alcuni siti lo definiscono bisessuale. Altri citano il suo coautore di West Side Story, Arthur Laurents, che lo definisce un "uomo omosessuale sposato". Non è affatto ambiguo al riguardo.
Nonostante tutta l'attenzione rivolta al suo matrimonio, il suo carattere freddo si rivela attraverso ricche scene di dialogo con Felicia, che diventa più di un'amica, non un'amante. Il sesso extraconiugale di lui, la sua accettazione e il suo continuo amore suggeriscono una relazione di fluidità e apertura sessuale molto lontana dai concetti moderni? Milioni di spettatori di Netflix si porranno presto queste domande, e ne vale la pena.
3.5/5
The Master viene distribuito su Netflix il 20 dicembre.
Un pastore gay esprime sconcerto per le dichiarazioni del Papa sulla comunità LGBTQ e chiede un dialogo più profondo
L'accettazione della comunità LGBTQ sta crescendo nella società di oggi, ma quando questo progresso si incontra con i concetti tradizionali in ambito religioso, crea una serie di contraddizioni e sfide. Recentemente, un sacerdote apertamente gay ha espresso sconcerto e tristezza per il linguaggio offensivo usato da Papa Francesco in una discussione con i vescovi italiani. L'incidente non solo ha attirato un'ampia attenzione, ma ha anche riacceso il dibattito sul rapporto tra religione e minoranze sessuali.
Durante la discussione, Papa Francesco avrebbe detto che "ci sono troppi Frochagini in seminario", un'affermazione molto controversa. L'uso della parola "Frochagini", che in italiano ha una connotazione nettamente peggiorativa ed è usata esclusivamente per indicare gli omosessuali maschi, è senza dubbio offensivo e discriminatorio. Il Vaticano ha risposto che il Papa era a conoscenza di quanto riportato, ma ha sottolineato che il Papa non ha mai avuto intenzione di usare un linguaggio omofobico per esprimersi e si è scusato con coloro che si sono sentiti offesi.
Il sacerdote ha affermato che, pur accogliendo con favore le scuse del Papa, l'incidente ha indubbiamente danneggiato gravemente l'apertura senza precedenti del Pontefice nei confronti dei membri della comunità LGBTQ. Ha sottolineato che per comprendere la gravità dell'uso della diffamazione da parte del Papa, è importante distinguere tra l'intento e l'impatto delle sue parole. Mentre alcuni hanno cercato di minimizzare l'incidente come una scelta di parole infelice o un uso inappropriato del linguaggio, non c'è dubbio che l'uso di questo linguaggio sia disumanizzante e abbia causato gravi danni alle minoranze sessuali.
Inoltre, il sacerdote ha sottolineato che la politica del Vaticano sull'ammissione o meno di uomini apertamente gay ai seminari ignora la realtà che ci sono molti sacerdoti e vescovi gay che servono fedelmente e generosamente la Chiesa. In base alla sua esperienza di oltre 40 anni di sacerdozio, l'orientamento sessuale non è una questione che determina l'efficacia del ministero, né dovrebbe essere l'unica ragione per bandire gli uomini dal seminario.
Infine, il sacerdote ha sollevato una questione profonda: gay, lesbiche, bisessuali, transessuali e coolies sono davvero considerati membri a pieno titolo della Chiesa? Egli ha sostenuto che le osservazioni di Papa Francesco e le politiche che ne sono alla base dimostrano che esistono ancora limitazioni e condizioni significative nell'accettazione delle minoranze sessuali da parte della Chiesa.
Di fronte a questa controversia, il pastore ha invitato il Papa ad ascoltare direttamente i sacerdoti omosessuali con un cuore aperto e a considerarli veramente parte della Chiesa. È solo attraverso un dialogo e un ascolto profondi che la Chiesa può davvero diventare un luogo di accoglienza per tutti.
Papa Francesco si scusa per aver usato un termine dispregiativo sui sacerdoti gay
Città del Vaticano (AP) - In una recente dichiarazione, Papa Francesco si è scusato con il pubblico per aver usato parole denigratorie sull'omosessualità, un atto che ha riacceso un ampio dibattito sulla posizione della Chiesa cattolica sui sacerdoti gay. L'incidente evidenzia la contraddizione tra l'insegnamento ufficiale della Chiesa e la realtà: da un lato, la Chiesa proibisce agli omosessuali di entrare nei seminari e di diventare sacerdoti; dall'altro, è noto che molti membri del clero sono gay e lesbiche e che molti cattolici LGBTQ+ vogliono poter partecipare pienamente alla vita della Chiesa e ai sacramenti.
Il portavoce vaticano Matteo Bruni ha confermato che i commenti di Francesco hanno attirato l'attenzione dei media dopo che egli si è rivolto ai vescovi italiani in una sessione a porte chiuse il 20 maggio. La polemica è nata dopo che Francesco avrebbe usato la parola dispregiativa "frocio" per descrivere l'omosessualità durante l'incontro.
In una dichiarazione, Bruni ha affermato che Papa Francesco non ha mai avuto intenzione di esprimersi in termini omofobici e si è scusato con coloro che si sono sentiti feriti dai suoi commenti. Tuttavia, la preoccupazione sollevata da questo incidente va oltre le parole specifiche usate dal Papa e riguarda la posizione generale della Chiesa nei confronti del clero omosessuale.
Natalia Pepetoli Lee, presidente del Dipartimento di Studi Religiosi del Manhattan College, sottolinea che l'insistenza della Chiesa nel vietare agli omosessuali di servire come sacerdoti ignora il fatto che molti sacerdoti gay celibi e di talento sono già in servizio nella Chiesa. L'autrice sostiene che la comunità LGBTQ+ sembra spesso essere un bersaglio casuale del Vaticano, compreso il Papa.
In passato Francesco si è distinto per le sue iniziative a favore dei cattolici LGBTQ+, tra cui il famoso commento "Chi sono io per giudicare" e l'appello a porre fine alla legislazione anti-gay. Tuttavia, i suoi commenti occasionali continuano a offendere la comunità LGBTQ+ e i suoi sostenitori.
Per le organizzazioni che sostengono i cattolici LGBTQ+, le scuse di Francesco sono un passo positivo, ma continuano a mettere in discussione la posizione di fondo del Papa e il divieto assoluto di clero omosessuale. Hanno chiesto una discussione più approfondita, attingendo alle esperienze personali delle persone per approfondire la comprensione delle questioni LGBT.
Questo incidente evidenzia ancora una volta le sfide che la Chiesa cattolica deve affrontare per accogliere i fedeli LGBTQ+ e la tensione tra la Chiesa e i valori della società moderna. Con la continua evoluzione della società, il modo in cui la Chiesa cattolica può adattare la sua posizione per essere più inclusiva e accettare tutti i credenti sarà un argomento di discussione costante.
Drew Barrymore desidera fare un sequel del Mago di Oz da 28 anni
La lunga storia d'amore di Drew Barrymore con il sequel del Mago di Oz.
Sin dalla sua prima edizione nel 1939, Il mago di Oz è stato uno dei film più amati e influenti della storia di Hollywood. La sua magia, la sua musica e i suoi personaggi immortali sono rimasti impressi nel cuore di innumerevoli spettatori e hanno ispirato prequel, sequel e reinterpretazioni di ogni tipo. Tuttavia, l'amore di Drew Barrymore per questa storia classica, e il suo continuo desiderio di produrre un sequel, potrebbe essere il più unico e duraturo.
In una recente intervista a Us Weekly, Drew Barrymore, attrice e produttrice affermata, ha rivelato di aver passato gli ultimi 28 anni a cercare di realizzare un sequel de Il mago di Oz intitolato Surrender Dorothy. Questa notizia è senza dubbio una sorpresa entusiasmante per i fan del Mago di Oz, poiché rivela un possibile nuovo capitolo che sarà raccontato da qualcuno che ama profondamente la storia.
Secondo Drew, Surrender Dorothy è stata una delle prime sceneggiature che ha sviluppato quando ha fondato la sua casa di produzione, la Flower Films, nel 1995. Il suo amore per questa storia è così profondo che la descrive come molto personale. La trama del film coinvolge la Strega Malvagia dell'Ovest che sopravvive allo scioglimento dell'acqua e fugge nella New York dei giorni nostri alla ricerca di scarpette di rubino. Queste scarpette sono ora di proprietà della Dorothy di Drew, la pronipote della grande Dorothy.
Vale la pena notare che questo sequel sarà una diretta continuazione del film originale, in quanto coinvolge le scarpette di rubino - un elemento che è apparso solo nel film del 1939, non nei libri originali di Oz di L. Frank Baum. Questo dettaglio dimostra l'impegno di Drew a mantenere la continuità della storia e a onorare l'originale.
Anche se Surrender Dorothy non è mai stato prodotto, il sogno di Drew di portare la storia sul grande schermo non si è mai spento. Dice che, come regista, darebbe qualsiasi cosa per realizzare quel sogno. Questa determinazione e il profondo amore per la storia renderanno senza dubbio questo potenziale sequel un progetto molto atteso.
Ora che Drew Barrymore ha espresso ancora una volta il desiderio di realizzare un sequel de Il mago di Oz, non possiamo fare a meno di chiederci: il pubblico è pronto a imboccare ancora una volta la strada di mattoni gialli e a scoprire una nuova storia di Oz? Siete interessati a vedere la Strega Malvagia dell'Ovest cercare di recuperare le sue scarpette di rubino? Sentitevi liberi di condividere i vostri pensieri e le vostre aspettative nei commenti!
Blade Runner 3 porta su Netflix Josh O'Connor, Andrew Scott e Carly Spaeny nel 2025
Pronti per altra suspense e sorprese? Con un cast e una storia completamente nuovi in arrivo in Blade Runner 3, diamo un'occhiata a cosa c'è in serbo per l'atteso sequel!
Dall'uscita del primo film nel 2019, la serie di Blade Runner ha conquistato il pubblico con il suo stile unico e le sue trame avvincenti. Continuando la serie, il terzo film, Dead Man Waking, vedrà ancora una volta protagonista Daniel Craig nei panni del nostro detective gay del sud preferito, Benoit Blank, e darà il benvenuto alla famiglia a Josh O'Connor, Andrew Scott e Carly Spaeny.
### Nuove star si uniscono al divertimento!
Josh O'Connor è conosciuto soprattutto per la sua interpretazione in God's Own Country e sarà il prossimo a mostrare il suo talento in Blade Runner 3. Carly Spaeny, reduce dal ruolo di Priscilla Presley nel film di Sofia Coppola "Priscilla", aggiungerà senza dubbio ulteriore colore al film. Andrew Scott è noto soprattutto per il suo ruolo di pastore in Fleabag e recentemente ha ricevuto molta attenzione per la sua interpretazione nella serie Netflix Ripley.
### Un'eredità stellare
La serie Ripley è nota per il suo cast di stelle. Da Chris Evans e Jamie Lee Curtis ad Ana de Armas, ogni membro del cast aggiunge il proprio carisma ai film. Il sequel, The Glass Onion: The Mystery of the Sheathed Blade, continua questa tradizione con nuovi volti come Janelle Monáe, Dave Bautista, Kate Hudson e Kathryn Hahn. Ora, con l'imminente uscita di Dead Man Waking, non vediamo l'ora di vedere ancora più nuove star.
###...
Pedro Pascal parteciperà al prossimo album di Omar Apollo, "God Says No".
Le collaborazioni crossover non sono una novità nell'industria musicale e cinematografica di oggi. Tuttavia, l'annuncio che il famoso attore Pedro Pascal sarà presente nel prossimo album del cantante nominato ai Grammy Omar Apollo, God Said No, è ancora emozionante. Non si tratta solo di una collaborazione transfrontaliera tra l'industria musicale e quella cinematografica, ma anche di uno scambio culturale e linguistico.
Pedro Pascal, noto soprattutto per la sua interpretazione in The Last of Us, apparirà in una nuova veste nell'album di Omar Apollo. L'attore e leggenda a tutto tondo sarà presente nell'album e c'è anche una canzone intitolata "Pedro". Non è chiaro se Pascal sarà direttamente presente nella canzone, ma la collaborazione suscita sicuramente molte aspettative.
Pascal ha dichiarato che Omar è un suo grande amico e che ama la sua musica. Entrambi sono cresciuti in un ambiente bilingue, il che crea un legame culturale e linguistico più profondo. Per Pascal è stato molto gratificante essere amico di Omar nel suo percorso creativo e sostenersi a vicenda come amici, artisti, latini e ispanofoni.
Il nuovo album di Omar Apollo, God Says No, sarà pubblicato il 28 giugno. L'album riflette gli ultimi due anni della sua vita ed è entusiasta di condividere questa esperienza attraverso la musica. L'album include non solo Pedro Pascal, ma anche Mustafa, un poeta e cantante sudanese-canadese, a dimostrazione che si tratta di un incontro multiculturale.
Omar spiega che il titolo dell'album, God Says No, è un gioco di parole con la frase spagnola "Lo que será, será" (Sarà, sarà). La frase gli è stata detta da un amico quando stava attraversando una rottura, rendendo l'album non solo una raccolta di canzoni, ma una sequenza narrativa da ascoltare dall'inizio alla fine.
Nell'ultimo anno, Apollo è diventato un punto di riferimento per le sue risposte umoristiche ai commenti tossici che circondano l'adescamento delle celebrità. Il suo candore e il suo umorismo gli hanno procurato un'ondata di sostegno sui social media e una maggiore attenzione per la sua musica e il suo marchio personale.
Con l'avvicinarsi della data di uscita di God Said No, i fan non vedono l'ora di ascoltare ciò che Pedro Pascal ha in serbo per l'album. Questa cooperazione transfrontaliera non è solo un'innovazione musicale, ma anche una bella dimostrazione di scambio culturale e linguistico. Aspettiamo con ansia l'uscita di questo album e vediamo come questi due artisti superano i confini per creare insieme della bella musica attraverso le loro creazioni.
La lotta di Joseph Tito: il viaggio dal secondo giocatore di Jets al diventare padre
Diventare genitori nella società di oggi è un percorso impegnativo e inaspettato per molte persone, soprattutto per gli uomini gay e single come me. La mia storia può offrire un barlume di speranza e coraggio a coloro che hanno incontrato ostacoli nella loro ricerca di diventare genitori.
Il libro di Joseph Tito, From Jet Ski Users to Fathers, non è solo un resoconto personale del suo viaggio verso la paternità, ma anche una riflessione sugli attuali atteggiamenti e leggi della società nei confronti della genitorialità gay e lesbica. Nel libro, Tito racconta il suo viaggio verso la paternità attraverso la maternità surrogata in Kenya e le sfide che ha incontrato lungo il percorso.
La storia di Tito inizia quando ha quasi completato tutti i preparativi per l'arrivo del suo nuovo bambino. Tuttavia, solo dieci giorni prima di lasciare l'ospedale, riceve un'e-mail scioccante che lo informa che per portare il bambino fuori dall'ospedale dovrà essere accompagnato da una compagna, che dovrà essere sua "moglie". Questo è stato un duro colpo per Tito, che aveva scelto il Kenya proprio perché si supponeva che fosse favorevole ai genitori gay e ai single.
La richiesta non solo era incredibile, ma anche profondamente offensiva. Tito aveva passato tutta la vita a cercare di essere visto e accettato per quello che era veramente, e ora era costretto a nascondere la sua vera identità solo per diventare padre. L'esperienza lo lasciò arrabbiato, deluso e, soprattutto, profondamente tradito.
Di fronte a questa situazione, Tito sente che non c'è via d'uscita. Se non avesse collaborato a questa assurda richiesta, non avrebbe potuto riavere suo figlio. Ma non è assolutamente disposto a pagare un'estranea per interpretare il ruolo di sua "moglie". Questo lo pone di fronte a un dilemma.
La storia di Tito incarna la realtà che molti genitori gay devono affrontare. Nel loro tentativo di diventare genitori, devono affrontare non solo limiti biologici, ma anche ostacoli sociali e legali. Ma la storia di Tito ci dà anche la speranza che sia possibile trovare la propria strada attraverso la perseveranza e il coraggio, anche di fronte a molti ostacoli.
In questa storia vediamo i pregiudizi e le ingiustizie contro i genitori gay e lesbiche, ma anche la perseveranza di un individuo nell'amore e nella famiglia. L'esperienza di Tito ci ricorda che la strada verso la genitorialità è piena di sfide, ma l'amore e la perseveranza possono aiutarci a superarle e a trovare la nostra felicità.
Condivido questa storia non solo per far capire a più persone la situazione dei genitori gay e lesbiche, ma anche per ispirare coloro che incontrano difficoltà nella loro ricerca di genitorialità a non perdere la speranza e a perseverare nei loro sogni. Perché di fronte all'amore, nulla è impossibile.
Un legislatore indipendente subisce abusi senza precedenti, compreso un messaggio vocale che gli chiede di suicidarsi
La libertà di parola è un diritto prezioso nella società odierna, ma i suoi confini sono messi in discussione quando questa libertà viene abusata per danneggiare e attaccare gli altri. Recentemente, il deputato indipendente Alex Greenwich è stato oggetto di un attacco di questo tipo, che ha rivelato la complessità degli atteggiamenti della società nei confronti della libertà di parola e dell'odio.
Il deputato Greenwich ha rivelato in tribunale di aver subito abusi senza precedenti, iniziati con un tweet omofobo di Mark Latham. In seguito al tweet, Greenwich ha ricevuto una serie di messaggi vocali al vetriolo, alcuni dei quali arrivavano a chiedergli di suicidarsi. Il contenuto della maggior parte di questi messaggi vocali era troppo volgare e offensivo per essere ripetuto in pubblico.
L'ultimo giorno del processo per diffamazione presso la corte federale, l'avvocato di Greenwich, Matthew Collins KC, ha fatto ascoltare i messaggi, tra cui uno che diceva a Greenwich di buttarsi da una scogliera. Questi messaggi non solo dimostrano la pressione psicologica a cui Greenwich era sottoposto, ma riflettono anche la paura che ancora esiste nella società.
Greenwich ha avviato un'azione legale per diffamazione contro Latham, l'ex leader del partito One Nation del NSW, per aver pubblicato commenti offensivi su Greenwich in un articolo che è stato poi cancellato. La risposta di Latham è stata: "Che schifo?". e ha fatto commenti gratuiti sul comportamento sessuale.
Il team di Greenwich ha fatto riferimento anche a tweet pubblicati nei giorni successivi alle elezioni di marzo e a successive e-mail inviate al politico che contenevano ulteriori attacchi e insulti contro Greenwich. Il contenuto di queste e-mail faceva riferimento alle feci, un riferimento diretto ai tweet postati da Latham nel 2023.
Gli avvocati di Greenwich hanno dichiarato alla corte di ritenere che un numero significativo di membri della comunità sia stato irritato dai commenti offensivi, il che dimostra che la reputazione di Greenwich è stata seriamente danneggiata. Hanno inoltre confutato la tesi sostenuta dagli avvocati difensori di Latham, secondo cui i commenti offensivi provenivano solo da persone che già non amavano Greenwich.
Questo caso non è solo un attacco alla persona di Greenwich, ma anche una prova dei confini tra libertà di parola e incitamento all'odio. Ci ricorda che la libertà di parola è un diritto importante, ma deve essere usata con responsabilità per evitare di danneggiare gli altri.
In Australia, la Crisis Support Services Lifeline fornisce aiuto a 13 11 14 persone. Negli Stati Uniti, la National Suicide Prevention Lifeline fornisce...
Un pastore gay esprime sconcerto per le dichiarazioni del Papa sulla comunità LGBTQ e chiede un dialogo più profondo
L'accettazione della comunità LGBTQ sta crescendo nella società di oggi, ma quando questo progresso si incontra con i concetti tradizionali in ambito religioso, crea una serie di contraddizioni e sfide. Recentemente, un sacerdote apertamente gay ha espresso sconcerto e tristezza per il linguaggio offensivo usato da Papa Francesco in una discussione con i vescovi italiani. L'incidente non solo ha attirato un'ampia attenzione, ma ha anche riacceso il dibattito sul rapporto tra religione e minoranze sessuali.
Durante la discussione, Papa Francesco avrebbe detto che "ci sono troppi Frochagini in seminario", un'affermazione molto controversa. L'uso della parola "Frochagini", che in italiano ha una connotazione nettamente peggiorativa ed è usata esclusivamente per indicare gli omosessuali maschi, è senza dubbio offensivo e discriminatorio. Il Vaticano ha risposto che il Papa era a conoscenza di quanto riportato, ma ha sottolineato che il Papa non ha mai avuto intenzione di usare un linguaggio omofobico per esprimersi e si è scusato con coloro che si sono sentiti offesi.
Il sacerdote ha affermato che, pur accogliendo con favore le scuse del Papa, l'incidente ha indubbiamente danneggiato gravemente l'apertura senza precedenti del Pontefice nei confronti dei membri della comunità LGBTQ. Ha sottolineato che per comprendere la gravità dell'uso della diffamazione da parte del Papa, è importante distinguere tra l'intento e l'impatto delle sue parole. Mentre alcuni hanno cercato di minimizzare l'incidente come una scelta di parole infelice o un uso inappropriato del linguaggio, non c'è dubbio che l'uso di questo linguaggio sia disumanizzante e abbia causato gravi danni alle minoranze sessuali.
Inoltre, il sacerdote ha sottolineato che la politica del Vaticano sull'ammissione o meno di uomini apertamente gay ai seminari ignora la realtà che ci sono molti sacerdoti e vescovi gay che servono fedelmente e generosamente la Chiesa. In base alla sua esperienza di oltre 40 anni di sacerdozio, l'orientamento sessuale non è una questione che determina l'efficacia del ministero, né dovrebbe essere l'unica ragione per bandire gli uomini dal seminario.
Infine, il sacerdote ha sollevato una questione profonda: gay, lesbiche, bisessuali, transessuali e coolies sono davvero considerati membri a pieno titolo della Chiesa? Egli ha sostenuto che le osservazioni di Papa Francesco e le politiche che ne sono alla base dimostrano che esistono ancora limitazioni e condizioni significative nell'accettazione delle minoranze sessuali da parte della Chiesa.
Di fronte a questa controversia, il pastore ha invitato il Papa ad ascoltare direttamente i sacerdoti omosessuali con un cuore aperto e a considerarli veramente parte della Chiesa. È solo attraverso un dialogo e un ascolto profondi che la Chiesa può davvero diventare un luogo di accoglienza per tutti.
'Maestro': Kylie Mulligan e Bradley Cooper brillano in questo film su Leonard Bernstein
Se non stai attento, diventerai una vecchia regina solitaria, dice con rabbia Kylie Mulligan a Bradley Cooper, prima che un gigantesco Snoopy gonfiabile passi davanti alla finestra. La parata del Giorno del Ringraziamento di Macy's non aspetta nessuno!
È uno di quei momenti stravaganti e divertenti sul direttore d'orchestra e compositore americano Leonard Bernstein, che sovverte i noiosi cliché delle biografie. La parata è lo sfondo ideale per un'accesa discussione tra un uomo e la moglie, che non solo si sfoga, ma interrompe anche la sfilata di eterosessuali di vetro che il marito ha fatto per tutta la vita.
La parola "parata" potrebbe essere usata anche per descrivere i fumetti di Highland Camp di Cooper. L'idea che l'attività dei Bilancia soddisfi i bisogni tossici di .... Lydia Towers? È uno spettacolo, una performance, e quindi giustamente esagerata, e per questo ancora più divertente. Mentre la maggior parte degli attori si preoccupa di interpretare solo versioni diverse di se stessi, Kubelnik persevera e osa essere diverso.
Detto questo, l'aspetto del personaggio è assolutamente bizzarro e avrebbe dovuto essere ridotto. In effetti, qualsiasi film con un cast drammaticamente invecchiato si trova sul filo del rasoio, e questo non fa eccezione. Alla fine, Bernstein diventa un Barry Manilow con i capelli troppo lunghi. La responsabilità, ovviamente, ricade sul regista Cooper.
Il naso finto che ha scatenato le accuse di "faccia da ebreo" in agosto distrae Bernstein, dandogli un aspetto eccentrico che viene accentuato dagli occhi acuti e dai denti perfetti di Cooper, che ricordano una vera casalinga. Più tardi, quando il film passa dal bianco e nero ai colori vibranti del Mago di Oz, si scopre l'abbronzatura permanente di Bernstein. Sono saltato dalla sedia. A dire il vero, probabilmente si trattava di un momento destinato a sorprendere e a divertire.
"Kylie Morrigan ha una vera dignità nei panni della Felicia più anziana - ha sempre posseduto un'antica energia dell'anima, anche quando era istruita".
Fortunatamente, la sempre sobria Mulligan bilancia gli eccessi di Cooper. Interpreta la moglie di Leonard, l'attrice Felicia Montealegre. Il suo abbigliamento vale da solo le due ore e nove minuti di durata del film. Tuttavia, la Mulligan non contrasta in modo netto con l'enormità di Cooper e in alcuni punti si lascia andare. Insieme, i due chiacchieroni godono di una frizzante reazione chimica.
Ha anche la genuina gravitas di un Montealegre più anziano - ha sempre quell'energia da vecchia anima, anche quando è istruita - e offre una performance di prim'ordine negli ultimi 15 minuti del film. Qui, il maestro cambia goffamente tono mentre racconta rapidamente il viaggio di Felicia verso il cancro. Un finale migliore avrebbe potuto essere l'ultimo maestoso momento musicale, quando tutti i simboli crollano, con un violinista che sbatte la testa e un Cooper vibrante e quasi sospeso sullo chiffon della Mulligan.
"Nonostante l'eccessiva preoccupazione per il suo matrimonio, il suo carattere freddo viene sviluppato attraverso scene ricche di dialoghi con Felecia".
Maestro Nel frattempo, l'atteggiamento di Bernstein nei confronti del segreto aperto della sessualità è misto. Di certo non lo evita. Infatti, nonostante le sfide legali dell'epoca, in alcuni punti è trattato con una deliziosa leggerezza di tocco. Una volta, ad esempio, Bernstein si rivolge a un neonato - la sua faccia era così orribile che si era pronti a far piangere il bambino - e dice: "Posso dirti un segreto? Ho dormito con entrambi i tuoi genitori!".
Altrove, per festeggiare la telefonata che ha lanciato la sua carriera, suona un tamburello sul sedere della sua amante. (Questa scena si ripercuote incredibilmente in una delle tante sequenze orchestrali esagerate). Ma quando Matt Bomer interpreta il suddetto amante, ci si può perdonare se si paragona il Maestro ai sexy amici viaggiatori che fanno notizia. Non è questo il caso. Qui il ruolo di Matt è insignificante. È frustrante che il rapporto di Bernstein con gli uomini sia raramente delineato. In breve, dovrebbe essere ancora più strano.
È un peccato perché c'è molto altro da esplorare, compresa la questione centrale di come Bernstein vede se stesso. Alcuni siti lo definiscono bisessuale. Altri citano il suo coautore di West Side Story, Arthur Laurents, che lo definisce un "uomo omosessuale sposato". Non è affatto ambiguo al riguardo.
Nonostante tutta l'attenzione rivolta al suo matrimonio, il suo carattere freddo si rivela attraverso ricche scene di dialogo con Felicia, che diventa più di un'amica, non un'amante. Il sesso extraconiugale di lui, la sua accettazione e il suo continuo amore suggeriscono una relazione di fluidità e apertura sessuale molto lontana dai concetti moderni? Milioni di spettatori di Netflix si porranno presto queste domande, e ne vale la pena.
3.5/5
The Master viene distribuito su Netflix il 20 dicembre.
Papa Francesco si scusa per aver usato un termine dispregiativo sui sacerdoti gay
Città del Vaticano (AP) - In una recente dichiarazione, Papa Francesco si è scusato con il pubblico per aver usato parole denigratorie sull'omosessualità, un atto che ha riacceso un ampio dibattito sulla posizione della Chiesa cattolica sui sacerdoti gay. L'incidente evidenzia la contraddizione tra l'insegnamento ufficiale della Chiesa e la realtà: da un lato, la Chiesa proibisce agli omosessuali di entrare nei seminari e di diventare sacerdoti; dall'altro, è noto che molti membri del clero sono gay e lesbiche e che molti cattolici LGBTQ+ vogliono poter partecipare pienamente alla vita della Chiesa e ai sacramenti.
Il portavoce vaticano Matteo Bruni ha confermato che i commenti di Francesco hanno attirato l'attenzione dei media dopo che egli si è rivolto ai vescovi italiani in una sessione a porte chiuse il 20 maggio. La polemica è nata dopo che Francesco avrebbe usato la parola dispregiativa "frocio" per descrivere l'omosessualità durante l'incontro.
In una dichiarazione, Bruni ha affermato che Papa Francesco non ha mai avuto intenzione di esprimersi in termini omofobici e si è scusato con coloro che si sono sentiti feriti dai suoi commenti. Tuttavia, la preoccupazione sollevata da questo incidente va oltre le parole specifiche usate dal Papa e riguarda la posizione generale della Chiesa nei confronti del clero omosessuale.
Natalia Pepetoli Lee, presidente del Dipartimento di Studi Religiosi del Manhattan College, sottolinea che l'insistenza della Chiesa nel vietare agli omosessuali di servire come sacerdoti ignora il fatto che molti sacerdoti gay celibi e di talento sono già in servizio nella Chiesa. L'autrice sostiene che la comunità LGBTQ+ sembra spesso essere un bersaglio casuale del Vaticano, compreso il Papa.
In passato Francesco si è distinto per le sue iniziative a favore dei cattolici LGBTQ+, tra cui il famoso commento "Chi sono io per giudicare" e l'appello a porre fine alla legislazione anti-gay. Tuttavia, i suoi commenti occasionali continuano a offendere la comunità LGBTQ+ e i suoi sostenitori.
Per le organizzazioni che sostengono i cattolici LGBTQ+, le scuse di Francesco sono un passo positivo, ma continuano a mettere in discussione la posizione di fondo del Papa e il divieto assoluto di clero omosessuale. Hanno chiesto una discussione più approfondita, attingendo alle esperienze personali delle persone per approfondire la comprensione delle questioni LGBT.
Questo incidente evidenzia ancora una volta le sfide che la Chiesa cattolica deve affrontare per accogliere i fedeli LGBTQ+ e la tensione tra la Chiesa e i valori della società moderna. Con la continua evoluzione della società, il modo in cui la Chiesa cattolica può adattare la sua posizione per essere più inclusiva e accettare tutti i credenti sarà un argomento di discussione costante.