[Giornalista amica del genere - Shi Qianling

Autore:Shi Qianling

Quando è stata la prima volta che avete partecipato a una manifestazione? Quali erano le vostre impressioni sulla manifestazione/sui compagni prima di allora?

Prima di diventare giornalista, ho partecipato alla marcia con i miei amici, non ricordo quante volte.

Qual è stata la cosa più impressionante che ha visto al raduno negli ultimi anni?

In seguito, quando sono venuta alla marcia come giornalista per il mio lavoro di reportage, ho percepito i cambiamenti da un anno all'altro: i tipi di costumi della marcia sono cambiati dai tipici artisti con il cappello rosso a una varietà di look negli ultimi due anni, con alcuni che si sono persino presentati nello stile di Lady Gaga. È aumentato anche il numero di lesbiche che, invece del silenzio e della paura dei primi tempi, stanno diventando più assertive e sicure di sé e hanno il coraggio di affermare la propria identità; e naturalmente ci sono i ragazzi dell'acqua che ogni anno si presentano solo in mutande, attirando l'attenzione dei media e del pubblico!

Sebbene l'atmosfera fosse quella di un carnevale, abbiamo notato che le persone e i gruppi che si sono uniti alla marcia negli ultimi anni sono stati in grado di trasmettere un immaginario più vario attraverso i vari costumi, piuttosto che gli stereotipi dei primi tempi o la percezione che "un gay è un uomo vestito da donna". Questo è ciò che ho visto nella marcia e che mi ha colpito di più.

Secondo le sue osservazioni, qual è la differenza tra le manifestazioni LGBT di Taiwan e quelle all'estero?

Non ho partecipato a manifestazioni gay all'estero, ne ricevo notizia solo attraverso i media generalisti, come la Reuters, ma credo che la differenza tra le manifestazioni gay nazionali e quelle all'estero sia più che altro una differenza culturale.

Cosa immagina o si aspetta dal rally del prossimo decennio?

Spero che l'atmosfera della futura marcia LGBT rimanga sul lato felice e positivo dello spettro. Per quanto riguarda gli eterosessuali, penso che la marcia sia una grande opportunità una volta all'anno per la comunità di vedere e conoscere la comunità gay, soprattutto per i genitori gay che vogliono sapere che i loro figli stanno andando sempre meglio.

Presentare un'immagine solare e positiva della comunità LGBT non significa che la questione debba essere messa da parte. Anche se non è possibile misurare l'entità dei progressi compiuti, come nel caso della proposta di legge, credo che se riusciremo a continuare a coltivare un'immagine positiva e a influenzare gradualmente le masse che ogni anno assistono alla marcia, credo che un giorno l'influenza si estenderà al governo nazionale, alle politiche istituzionali, all'istruzione e alla cultura.

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